Equipaggiamento generale
Portate sempre con voi un quaderno in cui segnare le vostre osservazioni e una o più matite, evitando penne o pennarelli che possono sbiadire.
L’abbigliamento è fondamentale: ricordate che spesso gli ambienti che volete studiare non sono di facile accesso e quindi è meglio indossare pantaloni lunghi ed una camicia. Sono consigliati anche stivali, cappello, occhiali da sole, repellente per insetti e tanta pazienza.
Una volta catturati gli esemplari è possibile, utillizzando una buona giuda da campo, determinare direttamente la specie, oppure, per gli individui più difficoltosi, verificare i caratteri discriminanti della specie utilizzando una lente di ingrandimento.
Oltre al retino è utile avere anche un binocolo con messa a fuoco per osservazioni a distanza ravvicinata. Molte specie possono essere identificate senza che sia necessario catturare gli esemplari. A questo proposito si sta sviluppando un’attività di “ dragonflywatching” analoga al più diffuso “birdwatching”. Il binocolo offre un altro vantaggio, se utilizzato al contrario su di un individuo catturato, ingrandisce i particolari come una lente di ingrandimento.
Ciò che non può mancare è, naturalmente, la macchina fotografica, con la quale potrete documentare la presenza delle specie senza dovere uccidere gli esemplari.
Raccolta delle esuvie
Le esuvie rappresentano “la traccia” lasciata durante la metamorfosi tra larva ed adulto e possono permettere l’identificazione della specie che l’ ha lasciata.
Si trovano con maggiore facilità lungo le sponde dei corpi idrici, tra la vegetazione, le pietre o addirittura sul tronco degli alberi vicini a riva.
Quando trovate delle esuvie annotate sempre, oltre alla località anche la tipologia di ambiente in cui le avete raccolte e la distanza dall’acqua.
Per trasportarle sono molto comode piccole scatole, come ad esempio quelle per diapositive o i porta rullini delle pellicole fotografiche.
Mentre raccogliete esuvie potreste incontrare alcuni individui neosfarfallati, quelli cioè che hanno effettuato la metamorfosi da poco e non hanno ancora raggiunto la colorazione definitiva degli adulti. Sono facilmente riconoscibili per la colorazione opalescente.
E’ sconsigliato raccogliere o toccare gli individui in questa fase, in quanto sono estremamente fragili per via del tegumento non ancora indurito.