L’accoppiamento inizia con movimenti ritualizzati del maschio per attirare la femmina, per trattenerla poi con le zampe e afferrarla nella parte posteriore della testa con i cerci, formando il cosiddetto tandem.

Ora l’accoppiamento vero e proprio può avere inizio: il maschio inarca l’addome, stimolando la femmina a fare lo stesso per unire l’orifizio genitale al suo organo copulatore.

Se la femmina si dimostra recettiva risponderà flettendo l’addome e giustapponendo il proprio poro genitale su quello del maschio e assumendo così la tipica posizione a “cuore”.

La femmina può però decidere di non accoppiarsi, deve infatti inarcare l’addome per copulare e non può essere obbligata a farlo.
Alcuni Zigotteri si accoppiano mentre sono posati e solo occasionalmente in volo.
Gli Anisotteri possono trascorrere la maggior parte dell’accoppiamento in volo e posarsi solo raramente.
Gli accoppiamenti in volo possono durare solo pochi secondi o alcuni minuti, mentre quelli tra individui posati durano pochi minuti fino a più ore .

Il maschio delle libellule può rimuovere lo sperma deposto, da altri maschi, nel accoppiamento precedente, prima di trasferire il suo nell’apparato genitale femminile.
In questo modo avrà la certezza che le uova fecondate e deposte genereranno figli suoi.
Per questo motivo durante la deposizione delle uova il maschio spesso sorveglia la femmina proteggendola da altri maschi ed assicurandosi così che le sue uova vengano deposte, prima che la sua compagna si accoppi nuovamente.
A volte il maschio è anche utile come ancoraggio per la femmina, che depone in suoli fangosi.

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